Categoria: Chiesa
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Risalente al XIV Secolo, il Santuario S.M. della S.S. Croce di Francavilla Fontana è un complesso monastico vitalizzato dall’affluenza dei pellegrini per la profonda devozione verso la Patrona. All’interno del Santuario vi è la conservazione delle tracce visibili del primo impianto medievale.
L’origine della chiesa viene fatta risalire al medioevo, intorno nel XIV secolo, quando apparteneva ai benedettini e all’ordine gerosolimitano di cui si ritiene che l’affresco dell’icona della Madonna col Bambino facesse parte (in quel periodo però non si ha traccia del nome Sancta Maria de Cruce). Nella metà del XVI secolo la chiesetta era luogo di devozione abbastanza frequentato grazie al culto dell’Icona sacra. Secondo alcuni storici locali, nel 1572 Francesco Antonio de Roncio dispose con testamento l’ampliamento della chiesa, in seguito al miracolo di aver ottenuto la vista e la fondazione del convento la cui prima parte fu ultimata intorno al 1575, consentendo l’arrivo dei Francescani Osservanti. Nel 1587 il convento poteva ospitare dodici religiosi, nel 1647 vi abitavano oltre quaranta frati. Nel 1629 il provinciale, p. Giovanni da Corigliano, esonerò gli eredi di Francesco Antonio de Roncio e di sua madre, Violante di Palma, da ulteriori impegni finanziari per la costruzione del convento, ma i lavori di completamento poterono continuare vendendo alcuni candelieri d’argento donati dal Granduca di Toscana. Le opere di completamento proseguirono per molto tempo ancora, considerando che nel 1681, essendo guardiano p. Onofrio da Grottaglie, veniva data esecuzione alle disposizioni testamentarie del principe Andrea Imperiali, secondo il quale si sarebbe dovuto provvedere all’erezione del nuovo convento dell’ordine di s. Francesco dei Minori osservanti riformati sotto il titolo “Sanctae Mariae de Cruce”. Sul pavimento del coro superiore è leggibile la data del 1749, che forse indica l’epoca del completamento dell’intero vano, mentre gli stalli del coro inferiore erano stati completati nel 1724. Il convento fu adibito anche a studio teologico e a noviziato. La presenza dell’Ordine non fu interrotta dalle leggi eversive del periodo napoleonico, per il fatto che i francescani erano un ordine “mendicante” e non “possidente”. La devozione alla Madonna della Croce fu gradatamente incrementata e a Lei venivano riconosciuti numerosi miracoli, descritti da padre Serafino Montorio, nello “Zodiaco di Maria”.
L’originaria struttura cinquecentesca è stata inglobata nei bracci del transetto acquisendo l’attuale pianta a croce latina a tre navate. La facciata attuale è risalente al 1910 in stile neo-barocco, mentre il campanile fu costruito nel 1732, la facciata originaria del primo impianto stoprico è ancora visibile sul lato ovest della chiesa. L’interno è arricchito soprattutto dall’altare maggiore, opera di Fra Diego da Francavilla e Francesco Maria di Gallipoli, da numerose tele (come i Martiri francescani nel Giappone, del 1627, e la Pietà), altari barocchi posti lungo le navate laterali della chiesa. Sulla navata destra è collocata la statua di Maria Santissima della Croce, oggetto di culto di numerosi pellegrini. Alle spalle dell’altare maggiore vi sono numerose statue in legno; al centro è collocata l’icona bizantina della Madonna della Croce, risalente al XIII secolo. In sacrestia vi sono elementi di grande pregio artistico come il lavabo in maiolica del Seicento, ed il coro ligneo risalente al Settecento; nel refettorio, inoltre, degno di nota è l’affresco di Giacomo Moha raffigurante il Convitto in casa di Simone il Fariseo. Attiguo alla chiesa vi è il convento, che si sviluppa attorno ad un chiostro; al piano terra vi sono i locali adibiti a servizi, mentre ai piani superiori si trovano le celle e una biblioteca con volta a padiglione.
Bibliografia
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