Smart land e Smart Villages

Smart land Pianeta PSR

Il

1

Maggio


Cosa si intende per Smart land e Smart Villages?

Secondo la definizione operativa della Rete Europea per lo Sviluppo Rurale (RESR), si tratta di “comunità rurali che usano soluzioni innovative per aumentare la propria resilienza, a partire dai punti di forza e dalle opportunità locali. Essi si basano su un approccio partecipativo al fine di sviluppare una strategia che possa migliorare le loro condizioni economiche, sociali e ambientali, sfruttando in particolare le soluzioni offerte dalle tecnologie digitali.

I “villaggi rurali intelligenti” adottano quindi un approccio bottom-up. Si parte da un percorso di animazione territoriale per coinvolgere la comunità locale e identificare le reali necessità del territorio.

 

Lo scopo è di realizzare interventi che apportino un beneficio concreto alla collettività.

Nelle ultime settimane il GAL Terra dei Messapi ha avviato, un’azione di comunicazione e approfondimento sul tema degli Smart Villages per far portare a conoscenza della comunità le buone pratiche realizzate in contesti rurali europei, relative ad un argomento che sarà importante anche in vista della prossima programmazione europea 2021-2027.

Lo Smart Land secondo il GAL

La progettazione del GAL ha origine dall’idea di Smart city che si evolve poi in Smart land così come elaborato dalla fondazione Fabbri di Pieve nel libro “Dalla smart city alla smart land” di Aldo Bonnomi e Roberto Masiero. Anni di dibattiti sul tema delle smart cities, sui dispositivi di tempistica dei semafori o di pagamento dei parcheggi che renderebbero più o meno «intelligente» una città, hanno offuscato il significato di una rivoluzione tecnologica, ma soprattutto economica e sociale, che sta cambiando la configurazione stessa dei territori.

Si parte, dunque, dal progetto di Bonomi e Masiero i quali hanno sviluppato temi e spunti in grado di gettare nuova luce sui cambiamenti in atto. Il dato comune è il disfacimento delle logiche «localistiche» che ancora oggi dominano gli interventi a livello territoriale di singoli comuni o enti pubblici. Tali dinamiche andrebbero pensate perlomeno a livello di reti di comuni, come parte di una smart land.

Da smart city, città che agisce attivamente per migliorare la qualità della vita e dei propri cittadini, a Smart Land quindi, per costruire un territorio intelligente, sostenibile e inclusivo.

Uno Smart land è un ambito territoriale nel quale, con politiche diffuse e condivise, si aumenta la competitività e attrattività del territorio. Un’attenzione particolare è diretta alla coesione sociale, alla diffusione della conoscenza, alla crescita creativa, all’accessibilità e alla libertà di movimento.

Il concetto di Smart Land può articolarsi su differenti tematiche come agricoltura di precisione, servizi al turismo, innovazione digitale, sostenibilità ambientale, trasporti, creazione di nuove reti tra operatori, ecc.

Sta poi a ciascun territorio identificare gli ambiti da cui partire o su cui investire in via prioritaria.

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